Rinoplastica - Dott. Dante Maria Caliento

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Rinoplastica

La rinoplastica (dal greco antico ñßò, naso) è l'intervento chirurgico che permette di rimodellare il naso; grazie a questo intervento è possibile modificare la forma strutturale esterna che può essere eseguita sia per ragioni estetiche sia per correggere aspetti funzionali legati a disturbi respiratori.

Anatomia del naso
La struttura del naso, con visione frontale, ricalca una sorta di triangolo e difatti l’insieme delle componenti è denominato appunto piramide nasale.

La struttura interna della piramide nasale
L’architettura del naso è costituita da una porzione fissa, quella ossea, e da una porzione mobile, quella cartilaginea. Le ossa nasali costituiscono dunque il terzo superiore della piramide nasale mentre i due terzi inferiori sono formati dalle cartilagini triangolari ed alari; queste ultime sono due strutture simmetriche ed angolate formate da un’ala esterna, detta crus laterale, e da un’ala interna, la crus mediale. Le due porzioni di cartilagine alare formano una sorta di cupola che determina esattamente la forma della punta del naso. Il sostegno mediano del naso è il setto, una sorta di lamella cartilaginea nella porzione anteriore ed ossea in quella posteriore. Il setto suddivide la cavità all’interno del naso in due fosse comunicanti all’esterno attraverso le narici. All’interno delle fosse nasali, nella volta superiore, sono presenti i recettori olfattivi. Le tre sporgenze presenti nelle fosse nasali sono i cosiddetti turbinati, piccole lamelle ossee ricoperte da mucosa. La rinoplastica viene effettuata in anestesia locale con sedazione, o generale e va a modificare la forma del naso intervenendo sullo scheletro osseo e cartilagineo. La rinoplastica ha come obiettivo la correzione della struttura osseo-cartilaginea del naso, della punta, del dorso e della columella. Nel caso di contemporanea correzione della deviazione del setto nasale l'intervento è denominato rinosettoplastica. Le tecniche moderne di rinoplastica intervengono tenedo conto della morfologia del viso in maniera tale da modellare un naso armonico con l'immagine del volto.

Rinoplastica chiusa
Questa tecnica operatoria viene effettuata attraverso delle piccole incisioni effettuate all’interno del naso per mezzo delle quali, con gli appositi strumenti e con tecniche che variano secondo come si vuole modificare la piramide nasale, viene modificata la componente ossea e cartilaginea dello scheletro nasale.

Rinoplastica aperta
La rinoplastica aperta è una variante della rinoplastica chiusa e si esegue incidendo la cute della columella alla base del naso, vengono quindi totalmente esposte le cartilagini della punta ed il dorso del naso. Questa tecnica è più complessa della rinoplastica chiusa infatti comporta un intervento leggermente più lungo e la presenza di una piccola cicatrice esterna, ma è più precisa in quanto le strutture nasali possono essere modificate alla vista del chirurgo.

Rinoplastica con e senza tamponi
Nella rinoplastica con i tamponi al termine dell'intervento chirurgico questi vengono
introdotti nelle fosse nasali per favorire l'emostasi e per mantenere in sede i frammenti di cartilagine rimodellati. I tamponi inseriti nelle fosse nasali subito dopo l’intervento chirurgico devono essere rimossi a distanza di tre o quattro giorni dall'intervento. Nella rinoplastica senza tamponi si usano speciali sostanze, come la colla di fibrina, che sostituiscono i tamponi dal punto di vista funzionale eliminando l’operazione di rimozione degli stessi nella fase post-operatoria e permettendo di respirare dal naso fin dal termine dell’intervento. L'unica medicazione protettiva visibile consiste in una piccola placchetta metallica posizionata sul naso e coperta da un cerotto.

Rinoplastica non chirurgica Con questo termine viene indicato il rimodellamento del naso migliorandolo esteticamente senza ricorrere all'intervento chirurgico. La metodica è utilizzata dalla maggior parte dei chirurghi plastici per correggere piccoli difetti estetici e praticare correzioni post-chirurgiche evitando di sottoporre il paziente ad un nuovo intervento. Raramente, quando non vi sono problemi di  dimensioni ma solo piccoli difetti di forma può sostituire l'intervento chirurgico. Consiste nell'iniettare nel tessuto sottocutaneo del naso un filler, andando a riempire le parti depresse, livellandole rispetto a quelle esuberanti. I vantaggi di questa tecnica sono: trauma praticamente inesistente, tempo di attuazione di appena 30 minuti, possibilità di tornare subito alle proprie attività senza problemi, costo contenuto. Gli svantaggi sono: impossibilità di ridurre l’ effettiva grandezza del naso, del dorso e
specie della punta che sono la maggior parte delle volte il reale problema sentito dal candidato all'intervento.
Setto Nasale
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